ri-generazione Z

PEDALARE OUTDOOR SULLA VIA FRANCIGENA IN VALLE DI SUSA

Un antidoto alle sindromi di chiusura nel «digitale» del mondo degli adolescenti

INIZIATIVA FINANZIATA da:
Assessorato alle Politiche sociali e dell’integrazionesocio-sanitaria, Emigrazione e cooperazione decentrata e internazionale, Usurae beni confiscati, Politiche della casa, delle famiglie e dei bambini
con il  PATROCINIO di

Obiettivo generale del progetto:

Lo sport come antidoto al fenomeno dell’isolamento nel mondo digitale degli adolescenti

Si sta diffondendo anche in Italia fra gli adolescenti il fenomeno “hikikomori” (dal lessico nipponico hiku “tirareindietro” e komoru “ritirarsi”: ovvero quindi “isolarsi”). Una forma di autoconfinamento coatto – accentuato dal lungo periodo dal lockdown pandemico – che ha acuito il disagio degli adolescenti. Ė una emergenza psicologica con forti ripercussioni sociali delle figure più vulnerabili che si autoesiliano nel proprio habitat domestico con il proprio device, tagliando i ponti con le relazioni sociali.

Fenomeno che mette in crisi le famiglie colpite e -per i soggetti più deboli - può essere la porta per l’abbandono scolastico e, ancor peggio, li espone al rischio di ingresso nel mondo buio delle tossicodipendenze. Va detto che questa forma più grave, che si stima colpisca oltre 200.000 adolescenti nel Paese, è preceduta da un percorso progressivo, che è molto più esteso, e che vede i giovani chiusi in un microcosmo sempre più distaccato dalla realtà e interagire fra loro quasi esclusivamente le piattaforme virtuali. 

I giovani della GENERAZIONE Z accusano forti sintomi di sconforto, ansia generalizzata e mancanza di visione di futuro e hanno la percezione del precipizio, anche se in natura sarebbero più ambiziosi dei Millennials. Colpa della pandemia, della guerra più vicina e del lavoro che manca, idem della possibilità di realizzarsi? In parte ma non basta: si stanno indebolendo anche perché genitori e adulti sono incapaci di accoglierli con le loro identità, ascoltando le loro istanze, le idee e le loro paure perché sempre più fragili loro stessi.  

Gli adulti non li accolgono così come sono o come vorrebbero essere ma si aspettano da loro rendimenti eccellenti, performanti, anche a suon di certificazioni,master e (per chi può) studi all’estero. La fatica mentale dei ragazzi, ancora studenti oppure che si affacciano per la prima volta sul mondo del lavoro, è alle stelle ma non viene intercettata,ascoltata, accolta e instradata verso il loro futuro.

La funzione dello sport in senso generale, come pratica di inclusione sociale, in questo periodo di crescita quale elemento di inversione di un percorso di isolamento e di crescita personale, diventa quindi fondamentale.

Sia quale “terapia” preventiva, che curativa delle forme più gravi di isolamento giovanile e non solo. 

Dai vari osservatori emerge infatti crescente malessere emotivo e psicologico riferibile da bambini e ragazzi in forme e intensità tra loro molto diverse:con diffusione di fenomeni patologico quali ansia, depressione, aggressività,disturbi alimentari e del sonno, dipendenza digitale, ritiro sociale, fino agli attacchi al corpo (atti di autolesionismo, ecc.).

Fenomeno molto può accentuati nelle aree metropolitane e peri-metropolitane, dove gli spazi aperti naturali e“sicuri” quasi non esistono.

Questo progetto pilota mirato a un gruppo di studenti delle superiori dell’area rivolese attraverso l’avvicinamento alla pratica della bicicletta alla scoperta di territori naturali e/o seminaturali “dietro casa”.

  1. 1. OBIETTIVI SPECIFICI - Avvicinare un gruppo campione di adolescenti - attraverso l’immersione in un territorio – alla pratica non agonistica della bicicletta. Dimostrare come l’esperienza sportiva sia una forma di crescita individuale e sociale “positiva”. Stimolare la conoscenza e la coscienza di un territorio - la Valle di Susa – che è terreno naturale a Nord Ovest per accogliere chi voglia rigenerarsi in modalità outdoor provenendo dalla area metropolitana torinese
Scopo del progetto è quello di creare le condizioni e testare un modello ripetibile(anche con altre forme di sport: trekking, arrampicata, equitazione, ecc.) per far condividere ad un gruppo di studenti esperienze forti e momenti speciali che possano essere legate ad attività apparentemente banali ma che di fatto non lo sono perché sollecitano stimoli che normalmente non vengono da loro vissuti,in modo anche da ottenere una fortificazione del carattere. 

Il programma pilota si inserisce nel quadro del Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025 che dedica uno specifico programma alle “Scuole che promuovono salute”, basato sul Protocollo d'intesa per la promozione e l’educazione alla salute nelle scuole, stipulato tra Regione Piemonte - Assessorato alla Sanità e Assessorato all'Istruzione e Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e anche in quello ricompreso uno specifico per la prevenzione al fenomeno Hikikomori siglato già nel 2018. Il mezzo scelto è la bicicletta – nello specifico la E-MTB – ideale attraverso percorsi graduali di allenamento per arrivare a percorrere nel tempo anche itinerari e viaggi importanti, ma perfetto per iniziare su percorsi agevoli aduna prima esperienza immersiva. La realizzazione in Valle di Susa della Ciclovia Francigena e della Via Francigena “For All” ne fanno un terreno ideale per una esperienza outdoor immersi in un patrimonio unico di storia bimillenaria. 

L’esperienza proposta ha anche il senso di una riscoperta- attraverso lo sport - degli ideali e dei valori morali che rappresentano anche il legame naturale di trasmissione delle conoscenze tra le vecchie e le giovani generazioni: la Guidasia cicloturistica che turistica, come l’insegnante, sono figure che devono ispirare fiducia e autorevolezza, ma essere anche un punto di riferimento generazionale. Non è la rete della community giovanile che deve fungere da meccanismo di approvazione delle proprie condotte. Lo sport è anche questo: un percorso di crescita personale attraverso l’emulazione di istruttori che ne accompagnano lo sviluppo. Come la biciletta, dove ogni giorno si riuscirà a fare qualche kilometro in più, qualche dislivello in più e faticando meno. 

Il senso della continuità, che pur si avverte nel succedersi delle epoche storiche e della società, è dato proprio da questo riconoscersi in qualcosa di spiritualmente affine, come un ideale testamento che le generazioni si trasmettono.
  1. 2. TARGET - Studenti di Istituti superiori dell’area metropolitanaonale e professionale di ogni singolo associato è un valore aggiunto enorme per la nostra Associazione.
  2. 3. BENEFICIARI FINALI - Un gruppo di 10 studenti (M e F)
  3. 4. LOCALITA' INTERVENTO -  Media e Bassa Valle di Susa
  4. 5. Durata dell’iniziativa - Un weekend + una giornata preparatoria /informativa negli Istituti coinvolti (periodo da definirsi fra settembre 2024 / maggio 2025)

Organizzazione di una bike experiencecon E-MTB sulla Ciclovia Francigena della Valle di Susa alla scoperta del territorio e del suo patrimonio culturale

Professionalità coinvolte al seguito:
- Guide Cicloturistiche riconosciute e Guide MTB
- Guida Turistica in bicicletta
- Psicologo dello Sport
- Progettista esperto in progettazione turistica, enti locali, montagna, ecc.
- Fotografo senior

IL CONTESTO STORICO:

PROPOSTA PROGETTUALE:

La Valle di Susa è stata una delle aree privilegiate per il collegamento fra l'Italia e la Francia attraverso le Alpi, grazie ai colli del Monginevro e del Moncenisio. Il primo privilegiato in epoca romana attraverso la Via Domitia che collegava Augusta Taurinorum alla Gallia Narbonense e attraversava la Valle di Susa.
Il Medioevo ne ha sancito il ruolo di primo piano anche europeo, in quanto via di transito di mercanti, eserciti,nobili, uomini di Chiesa e pellegrini che dovevano raggiungere Roma, cuore della cristianità, e poi anche al contrario, verso Santiago de Compostela secolare meta religiosa. 

Già nel 333 d.C. il Colle del Monginevro viene attraversato dall'anonimo autore dell'Itinerarium burdigalense (la più antica descrizione di un itinerario di pellegrinaggio cristiano) per raggiungere la Terra Santa: vengono annotate con precisione le mansio e le statio della Valle di Susa, alcune delle quali oggi importanti siti archeologici. 

A partire dall'Alto Medioevo è il Colle del Moncenisio a diventare uno dei punti nevralgici della scena politica europea con la prima discesa in Italia di Carlo Magno, nel 773, per la Battaglia delle Chiuse contro i Longobardi, e il matrimonio della Comitissa Adelaide Manfredi con Oddone di Moriana-Savoia nel 1046, grazie al quale la dinastia sabauda entrò in Piemonte e quindi in Italia.

L'afflusso intenso di genti lungo la Via Francigena produsse una circolazione di idee e un costante scambio di saperi, lingue e religiosità che contribuirono allo sviluppo in valle di una vivacità culturale di impronta europea: sorsero monasteri di notorietà internazionale come l'Abbazia di Novalesa e la Sacra di San Michele, le Certosodi Losa, Montebenedetto e Banda, luoghi di culto di dimensione più locale come la Cripta di Celle, cappelle e centri cittadini sedi di mercato o luoghi di transito e di pedaggio obbligati come Susa, Bussoleno, Avigliana e Oulx.

Lungo il percorso nacquero hospitalia, xenodochia, locande e alberghi come l'Ospedale di Passo del Moncenisio (fondato tra 814 e 825 d.C.), le locande di Novalesa e Bussoleno o luoghi di assistenza come la Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso, nota per le cure contro l'ergotismo. Castelli fortificati, Caseforti e palazzi, che contraddistinguono molti paesi valsusini quali Oulx, Chiomonte,Susa, San Giorio, Chianocco, Bruzolo, sono oggi testimonianza del capillare controllo territoriale esercitato inoltre dal potere signorile lungo la valle,legato proprio all'importanza economica e commerciale che l'itinerario assunse nel tempo. 

Percorrere oggi la Via Francigena in Valle di Susa significa intraprendere un viaggio alla scoperta di arte, natura e cultura, dove anche la cucina, i prodotti tipici di stagione, le sagre e le fiere di antica tradizione sono tuttora viva espressione di identità del territorio.

È in questo panorama variegato e autentico che il percorso si snoda per oltre 170 km con due storiche varianti,a partire dal Moncenisio e dal Monginevro verso il fondovalle, sino alle porte di Torino: ai molti pellegrini ed escursionisti che attraversano la Via Francigena in Valle di Susa è offerta l'opportunità di riassaporare l'anima di questa terra e di ricostruire, attraverso un turismo dolce che rinfranchi lo spirito, la mente e il corpo, un mosaico culturale unico.

L’EXPERIENCE:

La proposta prevede due giorni di attività in un week-end con un pernottamento. Focus logistico la Città di Avigliana facilmente raggiungibile anche in treno.
Difficoltà: adatto a biker con un minimo di preparazione fisica (MC)
Distanza Tot. Km: circa 70/80 D+: 400m. circa complessivi
Tipo di percorso: ciclabili; strade sterrate/asfaltate; facili tratti di sentieri pedalabili
Tipo di mezzo: E-bike MTB
Obbligatori: casco ed equipaggiamento per ciclismo turistico adeguato

PROGRAMMA DI MASSIMA:

1° giorno - SABATO 12 Aprile 2025
09.00: ritrovo c/o Ostello Casa Conte Rosso in Avigliana
09.30 briefing e assegnazione E-Bike
10.15 partenza escursione in E-Bike direzione Parco dei Laghi di Avigliana con attività varie
12.30 pranzo al sacco e relax
14.00 rientro in Ostello e momento relax
14.30 partenza in Minibus direzione Sacra di San Michele
16.00 inizio visita guidata alla Sacra di San Michele
18.00 fine visita guidata
18.15 rientro su Avigliana
18.45 rientro in Ostello
19.15 cena
20.15 relax
20.45 incontro tematico con Psicologo per punto della giornata c/o sala consiliare Comune Avigliana
22.30 fine incontro
22.45 ritiro in stanza e buonanotte
2° giorno - DOMENICA 13 Aprile 2025
08.30: ritrovo per colazione
09.15 briefing e assegnazione E-Bike
09.30 partenza escursione in E-Bike direzione Susa con attività varie
12.30 – 12.45 arrivo a Susa, pranzo al sacco e relax
13.30 inizio visita guidata a Susa
14.30 partenza escursione in E-Bike rientro verso Avigliana con attività varie
17.15 rientro in Ostello e momento relax
18.00 congedo,saluti e ritorno a casa

La partecipazione comprende:

trasferimento bici in furgone furgone
assistenza in caso di necessità
accompagnamento da parte di Guide Cicloturistiche riconosciute della Regione Piemonte con assistenza
accompagnamento Guida Turistica in bici
accompagnamento fotografo e videomaker
incontro con psicologo dello sport
Noleggio E-MTB per chi fosse privo di mezzo proprio e noleggio caschi bike e altri accessori
pranzo al sacco nei 2 gg di pedalata
assistenza meccanica di base
pernottamento e cena
felpa memory evento 

Sarà possibilità il noleggio di attrezzatura varia da bicicletta extra quello dei caschi e della E-bike per i 2 giorni.